L’Acetilcisteina per os riduce l’incidenza di nefropatia da mezzo di contrasto nei pazienti con danno renale lieve-moderato
Ricercatori del Massachusetts General Hospital and Harvard Medical School di Boston hanno valutato l’efficacia dell’Acetilcisteina ( in Italia: Acetilcisteina , Fluimucil ) nel prevenire la nefropatia da mezzo di contrasto.
I pazienti ( n = 43 ) sottoposti a cateterizzazione cardiaca con livelli plasmatici di creatinina superiori o uguali a 1,5 mg/dl sono stati assegnati in modo random a ricevere Acetilcisteina o placebo.
L’Acetilcisteina è stata somministrata al dosaggio di 600 mg 2 volte die, per un totale di 3000 mg , a partire dal giorno della procedura.
Tutti i pazienti sono stati reidratati con soluzione salina 0,45%.
Durante la cateterizzazione è stato somministrato un mezzo di contrasto non ionico con bassa osmolalità.
I livelli plasmatici di creatinina a 48 e a 72 ore sono rimasti immodificati nel gruppo trattato con Acetilcisteina mentre hanno continuato ad aumentare tra i pazienti del gruppo placebo.
Alla 72^ ora, l’incidenza della nefropatia da mezzo di contrasto definita come un aumento del 25% dei valori basali di creatinina, era significativamente più bassa nel gruppo Acetilcisteina rispetto al gruppo placebo ( 5% versus 32%, rispettivamente; p=0.046 ).
Questo studio ha dimostrato che nei pazienti con danno renale da lieve a moderato , il trattamento profilattico con Acetilcisteina per os riduce l’incidenza di nefropatia da mezzo di contrasto. ( Xagena2003 )
MacNeill BD et al, Catheter Cardiovasc Interv 2003; 60 : 458-461
Cardio2003 Farma2003
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